La nyckelharpa (viola d’amore a chiavi)
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nyckelharpa è un cordofono ad arco dotato di una
tastiera che, agendo sulle corde, ne modifica
l’intonazione.
Le corde di risonanza di cui è dotata contribuiscono a generarne l’originale suono. Immagini datate al tardo Medio Evo permettono di riscontrare, fin dall’epoca, una sua diffusione su di un asse geografico nord-sud all’area dei tre paesi Svezia, Germania ed Italia il che la colloca come appartenente di diritto nel novero del patrimonio culturale europeo comune. Tuttavia, a partire dall’epoca barocca, questa, sopravvive come strumento di una ininterrotta tradizione, quasi esclusivamente nella regione svedese dell’Uppland e nei suoi dintorni. Grazie ad alcuni innovativi musicisti, in particolare August Bohlin (1877-1949) ed Eric Sahlström (1912-1986), in Svezia, ed alcuni ispirati musicisti in Europa continentale, in particolare Marco Ambrosini e Didier Francois - e ai maestri liutai Jean-Claude Condi e Annette Osann, a partire del 1980, la nyckelharpa vive una stagione di riscoperta anche al di fuori della Svezia e viene utilizzata in sempre più diversi stili musicali. |
Liuteria La
nyckelharpa è composta da una cassa di risonanza in
legno, con un fondo piatto ed una tavola centrata ed
arcuata. Lo strumento possiede tre o quattro corde
melodiche, uno o due bordoni e una quantità variabile di
corde di risonanza, che risuonano grazie alla
sollecitazione delle corde melodiche arricchendone la
sonorità con una specie di riverbero. Il manico supporta
una tastiera che permette di generare toni differenti
grazie alle cosiddette "tangenti".
L'archetto è molto corto e normalmente fortemente incurvato. La nyckelharpa in Italia Uno
dei documenti iconografici più antichi è un affresco di
una chiesa di Siena, risalente all'inizio del XV secolo.
Negli anni ottanta del secolo scorso lo strumento è stata "riscoperto" dal musicista italiano Marco Ambrosini e da allora sta guadagnando velocemente d'importanza sia nel campo della musica antica che di quella contemporanea e d'avanguardia. Due famosi liutai italiani si stanno occupando della costruzione e dello sviluppo dello strumento: Paolo Coriani e Lino Mugnaschi. Grazie al lavoro di ricerca e di liuteria di Silver Pluchesi è stata ricostruita nel 2010 la cosiddetta "nyckelharpa di Siena". Istruzione
Grazie all'iniziativa del musicista italiano Renzo
Ruggiero è stato inaugurato a Forlimpopoli nel 2005 il
Seminario Europeo di Nyckelharpa (European
Nyckelharpa Training) in cooperazione tra la
locale Scuola
di Musica Popolare, l'Accademia Burg
Fürsteneck di Eiterfeld, Germania e il Eric
Sahlström Institutet di Tobo, Svezia.
Corsi annuali ed estivi di nyckelharpa popolare svedese vengono tenuti al Eric Sahlström Institutet in Svezia. Gli Incontri Internazionali di Nyckelharpa (Internationale Nyckelharpa Tage) si tengono annualmente in Germania presso l'Accademia Burg Fürsteneck. Uno studio approfondito relativo alla storia, alla diffusione e alla didattica di questo strumento è stato effettuato grazie all'aiuto della Commissione dell'Unione Europea in occasione del progetto europeo CADENCE. Un ulteriore progetto europeo Grundtvig, ENCORE (European Nyckelharpa Cooperation - ORchestral Experience) si è occupato nel 2013 dell'utilizzo dello strumento in un contesto di musica da camera, coinvolgendo oltre a 25 strumentisti provenienti da 7 diversi paesi europei anche numerosi compositori di fama mondiale. A partire dal 2014 vengono organizzate Master Classes di musica antica per nyckelharpa presso il Centro Universitario C.E.U.B. di Bertinoro, in collaborazione con l'Alma Mater dell'Università di Bologna, la Musikhochschule Trossingen e l'Music and Arts University di Vienna (www.summermasterclasses.eu). |